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Publicato da: Giorgia il 12/03/21 11:32

Come riconoscere le MASCHERINE Ffp2 non a norma

Sono sempre di più le richieste di controllo sulle mascherine di protezione facciale: alcune non sarebbero a norma, altre sarebbero addirittura dannose.

Al vaglio degli accertamenti sono finite soprattutto le mascherine Ffp2, quelle in grado di filtrare fino al 95% delle particelle.

Sotto accusa sono finiti diversi modelli: CE 2163, CE 1282, CE 2037 e CE 0865.

Ma come possiamo capire se le mascherine che indossiamo sono sicure e a norma?

Primo Controllo: il marchio CE

Quando si acquista una scatola di mascherine Ffp2 e si hanno dubbi, si può andare a consultare il sito NANDO, CLICCA QUI,  che è la banca dati degli organismi notificati dell’Unione Europea.

Una volta entrati nel sito NANDO, basterà inserire i numeri del marchio CE riportati nella scatola delle mascherine acquistate, nella prima casella (Keyword On Notified body number).

Successivamente si deve Cliccate su ‘Search’ e attendete il risultato.

Apparirà l’ente che ha rilasciato il marchio di conformità delle mascherine.

A questo punto bisognerà controllate che l’ente in questione sia abilitato per valutare ‘Equipment providing respiratory system protection’ ovvero ‘Strumenti per la protezione della respirazione’.

Potete verificare su questo link, CLICCA QUI, tutti i laboratori autorizzati dalla Unione Europea per l’analisi dei dispositivi di protezione facciale.

Se il codice non dà alcun risultato, è fortemente SCONSIGLIATO di utilizzare la mascherina.

Comunque anche dopo le verifiche bisogna fare attenzione, in quanto non sempre il via libera di un ente riconosciuto dall’Unione Europea significa che il prodotto sia sicuro.

Le mascherine senza il codice CE

Alcuni prodotti importati, ad esempio dalla Cina, non riportano il marchio di conformità europea.

Questo però non significa necessariamente che siano dannosi.

Molti modelli, infatti, sono stati validati in deroga dall’INAIL sulla base della documentazione trasmessa dal produttore, dall’importatore o da entrambi, il cosiddetto: “CURA ITALIA”, prevista dal decreto legge 18 del 2020.

Il decreto è stato approvato per affrontare la pandemia, e dovrebbe essere ripristinato una volta rientrati dall’emergenza sanitaria.

Sul sito dell’INAIL, alla voce “ELENCO DEI DISPOSITIVI AUTORIZZATI“, CLICCA QUI, è possibile consultare i vari pdf per verificare se la propria mascherina sia stata validata in deroga.

Se il dispositivo non compare, è fortemente SCONSIGLIATO continuare a usarlo.

Mascherine CE 2163

L’Antifrode dell’Unione Europea, sta indagando sui dispositivi che riportano il codice: CE 2163, in quanto test indipendenti avrebbero messo in dubbio la capacità di filtrare di queste mascherine.

L’ente certificatore, che ha dato il via libera a queste mascherine è il turco: “Universal Uygunluk Degerlendirme Hizmetleri” di Istanbul che ha dichiarato: “l’intero processo di certificazione è gestito in conformità con il sistema di marcatura CE stabilito nell’ambito dell’ Unità Europea”.

Il problema è che chi produce o vende mascherine nell’Unione Europea deve rivolgersi a un laboratorio autorizzato per ottenere la certificazione. E NON esiste un controllo centralizzato.

Mascherine CE 1282

I dispositivi che riportano questo codice NON sono assolutamente da usare!

Il marchio CE 1282 appartiene all’Ente Certificazione Macchine Srl, un laboratorio bolognese che NON è abilitato a valutare i dispositivi di protezione facciale.

Inoltre il marchio CE 1282 è stato utilizzato in modo improprio da diversi produttori cinesi per immettere sul mercato europeo prodotti non a norma. L’azienda ha infatti segnalato le violazioni alle autorità competenti.

Il problema era nato dal fatto che la ECM ha rilasciato il ‘Certificate of compliance’ (da non confondere con il marchio CE) su alcune mascherine prodotte in Cina e in teoria destinate al solo mercato cinese.

Mascherine CE 2037

Anche queste mascherine NON sono da utilizzare!

L’ente certificatore che corrisponde al numero 2037 è “Celab”, che secondo il sito NANDO è specializzato nel valutare l’affidabilità di apparecchi elettrici o elettromagnetici.

Probabilmente a creare confusione è stato il rilascio di certificati di “Compliance”, che non hanno nulla a che vedere con il marcio CE.

Anche Celab è stata sanzionata.

Mascherine CE 0865

Anche queste mascherine NON sono da utilizzare!

L’ente certificatore corrisponde all'”Iset”, specializzato in dispositivo di protezione individuale, ma non nella valutazione di mascherine Ffp2.

Sul sito dell’azienda, è stato anche messo un avviso che specifica come qualsiasi certificato rilasciato a proprio nome su questo tipo di prodotti sia da ritenersi un falso.

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