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Publicato da: Giorgia il 05/05/21 13:45

ECOBONUS 110%: Tutte le informazioni sulla cessione del credito

Il Decreto Rilancio ha introdotto la possibilità di cedere le detrazioni che danno diritto al Superbonus del 110%.

La possibilità viene estesa anche ai lavori di ristrutturazione edilizia, all’ecobonus e al sismabonus che non rientrano nel 110% di detrazione ottenendo lo sconto direttamente in fattura dal fornitore oppure ricevendo il rimborso di quanto speso anche da banche o istituti finanziari.

Inoltre, sono numerose le offerte degli istituti di credito per la cessione del credito alle banche.

Superbonus 110%, come funziona e chi ne ha diritto?

L’obiettivo del Super Ecobonus è quello di favorire il recupero degli edifici sul territorio, attraverso un’importante ristrutturazione in termini di prevenzione, sia sotto il profilo sismico sia sotto il profilo del risparmio energetico.

Grazie al Superbonus al 110% chi esegue una ristrutturazione fino al 30 Giugno 2022 può contare su una detrazione del 110% delle spese sostenute per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici e che riducono il rischio sismico.

La detrazione fiscale del 110% vale per i lavori effettuati dal 1° Luglio 2020 al 30 Giugno 2022. A seconda dell’anno di sostenimento della spesa, cambia la suddivisione della detrazione negli anni:

– per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021 la detrazione va suddivisa in 5 rate di pari ammontare. Ad esempio, per una spesa di 10.000 euro, si ottengono 11.000 euro di detrazione pari a 2.200 euro annui da recuperare nelle 5 dichiarazioni dei redditi presentate a partire dall’anno di esecuzione dei lavori.

– Per le spese effettuate nel 2022 la detrazione deve essere ripartita in 4 rate di pari ammontare. Ad esempio, per una spesa di 10.000 euro gli 11.000 euro di detrazione si recuperano in rate da 2.750 euro dalla dichiarazione presentata nel 2023 e per i 3 anni successivi.

– Per gli interventi effettuati dai singoli contribuenti o dai condomini, per i quali entro il 30 Giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

– Per gli interventi effettuati dagli istituti autonomi case popolari invece, se alla data del 31 Dicembre 2022 sono stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 30 Giugno 2023.

Fa fede il criterio di cassa dei pagamenti, quindi le spese si considerano sostenute nell’anno in cui sono state pagate, a prescindere dalla data della fattura.

Come recuperare la somma spesa con l’Ecobonus?

I cittadini possono recuperare la somma spesa attraverso la detrazione in 5 anni, lo sconto in fattura o la Cessione del Credito di Imposta. In quest’ultima ipotesi, il contribuente può decidere di cedere il credito o all’impresa che effettua i lavori o ad un Istituto di Credito, quindi alla Banca o a un’Istituto Finanziario.

Inoltre è anche possibile cedere le altre agevolazioni fiscali, quindi l’Ecobonus al 50% o al 65% e il Bonus Ristrutturazioni.

Per ottenere la detrazione del 110%, gli interventi devono assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche, ad esempio dalla classe D alla classe B, anche congiuntamente ad altri interventi di efficientamento energetico, all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.

Per ottenere il Superbonus è necessario pagare tramite bonifico bancario o postale, nel quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva del soggetto destinatario del bonifico. Possono essere usati anche i moduli di bonifico attualmente predisposti dalle banche per i pagamenti di ristrutturazioni edilizie ed ecobonus.

Come funziona la Cessione del Credito

La cessione del credito alle banche non è, ovviamente, senza costi. Questo significa che le banche, da una parte, riscattano il credito d’imposta fornendo della liquidità, ma dall’altra ne trattengono una parte, necessaria a coprire le spese relative alla gestione delle pratiche e all’erogazione dei soldi.

Per poter cedere il credito d’imposta alle banche è necessario che siano state già pagate le fatture relative al saldo o agli stati di avanzamento dei lavori e che non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ciascuno dei quali deve riferirsi ad almeno il 30% dello stesso intervento.

Le prime banche a definire delle proposte commerciali per consentire ai cittadini di accedere agli incentivi dell’Ecobonus 110% sono:

– Banca Unicredit
– Banca Intesa San Paolo
– Banca Sella
– Banca Carige
– Banca BNL BNP Paribas
– Poste Italiane
– Banca BPER

Altri istituti si stanno dotando di offerte specifiche destinate al tema Super Ecobonus, Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni riservate ai cittadini e alle imprese.

Il Gruppo Unicredit è stato il primo gruppo a proporre un’offerta per la cessione del credito. E’ necessario avere un conto corrente dedicato da tenere aperto fino al termine della gestione del flusso e del finanziamento. Infine, non ci sono costi fino a 30 operazioni. Nello specifico la banca prevede:

– 100 euro erogato per ogni 110 euro di credito acquisito dall’impresa
– 102 euro per ogni 110 euro di credito acquistato da persone fisiche e/o condomini
– 78 euro per ogni 100 euro di credito acquistato anche per le altre agevolazioni, Ecobonus al 50% al 65% o Bonus Ristrutturazioni 50% che prevedono la cessione del credito.

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