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Publicato da: Giorgia il 10/03/21 14:32

Il passaporto vaccinale: come funziona

La Cina il primo Paese al mondo a lanciare il PASSAPORTO VACCINALE.

Il certificato, che sia in versione digitale o cartacea, mostra lo stato vaccinale di un cittadino e i risultati dei test per il coronavirus che ha effettuato.

Al momento sono solo i cittadini cinesi che possono richiederlo, in forma GRATUITA, attraverso la piattaforma WeChat.

Il ministero degli Esteri di Pechino ha spiegato che lo scopo del passaporto vaccinale è di “aiutare a promuovere la ripresa economica mondiale e a facilitare i viaggi oltre confine”.

Come funziona il passaporto vaccinale cinese

Attualmente solo i cittadini cinesi possono richiedere il passaporto vaccinale.

Il certificato contiene un codice QR che consente alle autorità degli altri Paesi di ottenere tutte le informazioni sanitarie dei turisti provenienti dalla Cina.

Attualmente in Cina esiste già un sistema di codici QR che viene già utilizzato per regolare l’accesso ai trasporti e ad altri luoghi pubblici. Grazie a un’APP, vengono tracciati tutti gli spostamenti dei cittadini.

Inoltre viene fornito un codice luminoso “verde” se l’interessato non è stato in stretto contatto con persone infette o non ha viaggiato in zone a rischio.

Attualmente il passaporto vaccinale in Cina non è obbligatorio.

Una versione simile del passaporto vaccinale cinese si sta già utilizzando in Israele, dove si sta già cominciando a riaprire tutto: bar, ristoranti, cinema, teatri e tutti i luoghi pubblici. L’accesso è consentito a chi dimostra di avere già gli anticorpi contro il virus, grazie al passaporto sanitario digitale.

Il passaporto vaccinale è quindi uno strumento fondamentale per poter riprendere a vivere una vita normale. Un vero e proprio lasciapassare per musei, teatri, concerti, palestre, piscine e hotel, e tutti i luoghi pubblici.

Il passaporto vaccinale dell’Unione Europea

Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l’Unione Europea sta invece lavorando a un “green pass”, che permetterebbe ai propri cittadini che siano stati vaccinati di muoversi liberamente all’interno e all’esterno dei confini europei.

Il 17 Marzo 2021 verrà formalizzata dalla Commissione dell’Unione Europea una proposta sul passaporto digitale studiato per favorire gli spostamenti internazionali in vista dell’estate.

Inotre, sarà al vaglio entro la fine di Marzo un pacchetto normativo che, secondo le indicazioni fornite dal vicepresidente Margaritis Schinas, avrà valore legale sulla base di quella parte dei Trattati che regola la libera circolazione nell’Unione Europea.

Bruxelles in collaborazione con gli organismi internazionali come: Oms, Ocse e Iata, sta studiando il modo che la “green pass” venga riconosciuta anche fuori dell’Unione Europea.

La priorità per l’estate sarebbe quella di rendere di nuovo l’Europa una destinazione di viaggio sicura, non appena i dati sulla diffusione della pandemia lo consentirà.

Il Sole24Ore sottolinea un punto molto controverso: la privacy.

Infatti il Garante della privacy ritiene che il trattamento dei dati relativi allo stato vaccinale dei cittadini ai fini dell’accesso a determinati locali o determinati servizi, debba essere oggetto di una norma di legge a livello nazionale e conforme ai principi in materia di protezione dei dati personali.

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