Le mascherine protettive: associazioni ambientaliste in attivo

Le mascherine protettive che utilizziamo ormai da più di un anno, ci proteggono, ogni tanto ci asfissiano, spesso ci irritano, ma indubbiamente sono un valido aiuto per contenere la pandemia in corso.

Attenzione però, perché se smaltite male o abbandonate, possono arrecare danni gravissimi all’ambiente e agli animali.

Per questo motivo moltissime associazioni ambientaliste stanno portando avanti una campagna contro l’inquinamento da mascherine.

Taglia l’elastico prima di gettare la mascherina

Da oltre un anno le mascherine sono diventate parte del nostro quotidiano; siamo abituatissimi a usarle, ma qualcuno di noi invece è ancora poco informato su come smaltirle.

Le mascherine rappresentano una potenziale e ulteriore fonte di inquinamento, ed è perciò importante capire cosa farne una volta che si decide di buttarle via, in modo che non rappresentino un rischio per gli animali e per tutta la natura.

E’ molto importante tagliare l’elastico prima di gettare le mascherine usate nella spazzatura.

Non è raro infatti che alcuni uccelli, attirati da quanto si nasconde nei sacchetti dell’immondizia, possano andare a rovistare rimanendo impigliati con l’elastico.

La campagna “Taglia l’elastico prima di gettare la mascherina” è sostenuta da moltissime associazioni tra cui anche la Lipu e il WWF.

Perché le mascherine devono essere smaltite correttamente

Con l’utilizzo delle mascherine sorge anche un altro problema, e riguarda chi abbandona le mascherine per strada, sulle spiagge o nei parchi anziché gettarle nella raccolta della spazzatura indifferenziata, dove dovrebbero essere correttamente buttate.

Chi sceglie di buttarle a caso, potenzialmente condanna a morte certi volatili, pesci e altri animali che possono rimanere intrappolati nelle mascherine, o addirittura mangiarle.

Lo stesso, ovviamente vale per i guanti di protezione.

Si tratta di un semplice gesto di civiltà e di educazione, ma per gli animali questo può voler dire vivere!

Per l’ambiente è davvero problematico smaltire le mascherine.

Uno studio svolto nel 2020 dal Dipartimento per l’ambiente marino del Servizio sanitario pubblico federale del Belgio ha rilevato che una mascherina chirurgica impiega ben 450 anni per decomporsi.

L’allarme era già stato lanciato dall’associazione francese Opération Mer Propre, spiegando che con questi ritmi, le mascherine gettate in mare potrebbero persino superare la popolazione delle meduse.

Una strage annunciata, che siamo ancora in tempo a fermare, ma su cui dobbiamo indubbiamente riflettere.

Teniamo pulite le aree anche di svago come le piscine, hai letto il nostro ultimo articolo che riguarda proprio le piscine più belle di Milano?

Ricordiamo che la balneazione è aperta fino al 30 Settembre 2021.

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