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Publicato da: Giorgia il 15/04/21 10:55

Milano entra nella prestigiosa guida di National Geographic

National Geographic ha inserito due meraviglie dell’Unesco di Milano all’interno della sua prestigiosa guida conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.

La guida è tradotta in più di trenta lingue e seguita ogni mese da oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo.

Le due meraviglie milanesi in questione sono:

– il Cenacolo di Leonardo da Vinci
– il villaggio operaio di Crespi d’Adda

Milano e le sue meraviglie nella guida National Geographic

Sulla rivista National Geographic del mese di Aprile 2021, si legge: “Una volta arrivati a Milano puntate dritto all’ex convento domenicano di Santa Maria delle Grazie per vedere L’ultima cena, la creazione di Leonardo famosa a livello internazionale”.

Poi aggiunge: “Da lì, poi, occorrerebbe spostarsi in provincia, a Crespi d’Adda. Questo paesino venne fondato alla fine del XIX secolo da un imprenditore locale per ospitare i lavoratori della sua industria tessile e rimase di proprietà di un’unica azienda fino agli anni ’70. Il villaggio è ancora abitato e conserva il suo fascino di altri tempi”.

Inoltre, nell’intera Lombardia sono ben 11 i luoghi citati ed entrati ufficialmente nella rivista.

L’assessore regionale all’Autonomia e cultura, Stefano Bruno Galli, molto soddisfatto ha dichiarato: “grande soddisfazione per il servizio effettuato dalla prestigiosa rivista che esalta lo straordinario patrimonio culturale lombardo riconosciuto dall’Unesco come bene dell’Umanità. Quello del National Geographic è un vero e proprio invito a intraprendere un viaggio alla scoperta delle 11 meraviglie culturali della Lombardia”.

Le 11 meraviglie lombarde entrate ufficialmente in National Geographic

Oltre al Cenacolo e al Villaggio di Crespi D’Adda, sono altri 9 i luoghi inseriti nei numeri passati da National Geographic, vediamo nel dettaglio quali sono:

– il sito dell’Unesco di Mantova
– il sito dell’Unesco di Sabbioneta
– il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane della Val Camonica
– il Museo del Violino di Cremona
– il Sacro Monte di Varese
– le Palafitte del lago
– l’insediamento longobardo di Castelseprio
– la ferrovia retica del Bernina
– le mura veneziane di Bergamo.

L’assessore Galli, con soddisfazione ha evidenziato: “senza alcun dubbio, la Lombardia è storia e cultura. E il National Geographic l’ha riconosciuto ed esaltato con il suo bellissimo articolo, che consideriamo un premio per il nostro lavoro e al nostro impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale lombardo. Un patrimonio che, oltre le undici realtà raccontate dal National Geographic, complessivamente ammonta a ben 18 riconoscimenti Unesco, tra patrimonio materiale e immateriale, uomo e biosfera e città creative”.

Per scoprire il sito National Geographic, CLICCA QUI.

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