Al MUDEC di Milano fino all’8 Novembre andrà in scena un’esposizione ricca di fascino “Il mio letto è un giardino – Mi cama es un jardin. I tessuti delle donne del monte Quichau”. Quichau è una nota cittadina di Santiago del Estero in Argentina.
La mostra sarà presentata presso il Mudec – Museo delle Culture, situato in Via Tortona al civico 56 di Milano.
Tradizioni antiche
Curata da Carolina Orsini, la mostra vuole proporre ad ogni visitatore una panoramica sulla produzione tessile del monte argentino, attraverso una selezione di coperte da letto provenienti dalla collezione privata di Andreina Rocca Bassetti che l’ha donata al MUDEC nel 2016.
Santiago del Estero vanta una cultura millenaria che risale addirittura al passato preispanico e che si è conservata negli anni ma con cambi e innovazioni del nuovo millennio. Una ricchezza enfatizzata nella produzione materiale dell’area in particolare nei tessuti. Le loro caratteristiche di portabilità e di grande visibilità fa di questi manufatti un vero e proprio vessillo di valori e di saperi che sono portati avanti dalle bravissime tessitrici locali che diventano delle vere e proprie artiste straordinarie che hanno da sempre saputo lavorare al meglio, innovando e rendendo sempre moderna questa antica tradizione.
I tessuti di Santiago sono la testimonianza di come le donne abbiano saputo sviluppare e portare avanti negli anni una grande tradizione culturale, coniugandola con straordinarie capacità di adattamento creando dei tessuti che assimilano gli apporti culturali esterni a misura del proprio mondo.
Fil Documentario per una testimonianza reale
L’esposizione è accompagnata da un film/documentario interamente dedicato alla memoria di Berna Paz, ultima grande tessitrice della vecchia generazione delle donne del monte. Il film è stato realizzato dai ricercatori del Mudec e dal regista Federico Ferrario, girato a Santiago del Estero nel Luglio 2019.
Il film ha voluto documentare la vita, i pensieri e i gesti delle tessitrici di Santiago, molte delle quali ultra novantenni. Viene fermata la memoria per poterla trasmettere ai posteri. Vengono apprese non solo le tecniche della tessitura, ma anche la sua funzione sociale ed economica nel passato recente e nella modernità.
La mostra è visitabile dal venerdì alla domenica dalle ore 11:00 alle ore 18:00.
L’ingresso è GRATUITO e SENZA prenotazione.
