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Publicato da: Giorgia il 11/05/21 11:55

Riapre il TEATRO ALLA SCALA di Milano

Dopo quasi 200 giorni di chiusura a causa della pandemia, riapre lunedì sera il Teatro alla Scala di Milano.

Proprio come 75 anni fa, l’11 maggio 1946, quando Arturo Toscanini diresse un concerto per la rinascita del teatro dopo i bombardamenti e la sua ricostruzione.

E proprio come 75 anni fa, sarà presente allo spettacolo Liliana Segre, allora giovanissima spettatrice e oggi senatrice a vita e superstite dell’Olocausto che non ha voluto far mancare la propria vicinanza e affetto al teatro dichiarando ai cronisti: “Che emozione essere qui.”

Lo spettacolo di esordio del Teatro alla Scala, ha visto il direttore musicale Riccardo Chailly guidare coro e orchestra.

500 spettatori per il debutto del Teatro alla Scala

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana, ha dichiarato: “Un momento simbolico e, spero, di buon auspicio per il mondo della cultura e dello spettacolo. La Scala dà il buon esempio, speriamo possa trascinare altro.”

Sono stati 500 gli spettatori presenti alla rinascita del teatro.

Tra i tanti, sono presenti anche Filippo D’Acquarone, ex conduttore del Tg4 e parente di Toscanini, i familiari di Antonio Greppi, il sindaco della ricostruzione a cui sarà dedicata una targa nel foyer del teatro, Letizia Moratti, il presidente della Camera della moda Carlo Capasa e il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.

La rinascita del Teatro alla Scala come segno di speranza

Per tutelare la sicurezza sanitaria degli artisti, una speciale pedana in legno è stata costruita nella platea, per sistemare l’orchestra in modo da garantire il distanziamento fra i musicisti.

La speranza del sovrintendente Dominique Meyer è di avere l’orchestra in buca a Giugno per Le nozze di Figaro, e più pubblico in sala.

Sono state le note di Verdi, osserva Ansa, con il coro Patria oppressa dal Macbeth a dare il bentornato agli spettatori.

E proprio come nel 1946 questo concerto ha segnato il debutto di un soprano alla Scala: allora fu Renata Tebaldi, oggi Lise Davidsen, oggi una delle interpreti wagneriane più quotate.

Oggi il concerto ha visto un’applauditissima Di Purcell, Cajkovskij, Strauss, Wagner le musiche eseguite da coro e orchestra in stato di grazia.

Applausi e grida di ‘fantastico’ dopo il preludio dei Maestri cantori di Norimberga e ancora alla Forza del destino e all’ouverture del Tannhauser.

E proprio come nel 1946, l’ultima nota è spettata a Verdi con il “Va, pensiero”.

L’applauso del pubblico alla fine del concerto è tornato a riempire il Teatro, come segno di speranza per il futuro.

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