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Publicato da: Giorgia il 17/03/21 12:18

COVID: i sintomi per i quali deve stare attento chi ha fatto il vaccino AstraZeneca

Il vaccino AstraZeneca è stato momentaneamente sospeso a causa del verificarsi di alcuni sintomi da parte di alcuni pazienti vaccinati.

Le possibili avvisaglie di una reazione avversa al vaccino sono: edema, dolore agli arti, dolore toracico, difficoltà respiratoria, cefalea persistente. Chi ha effettuato la prima dose del vaccino AstraZeneca e avverte uno di questi sintomi, deve fare attenzione e avvertire il proprio medico curante per valutare il rischio di una trombosi del seno cerebrale o trombosi venosa cerebrale.

In Germania si sono verificati 7 casi di trombosi rara, su 1,6 milioni di vaccini somministrati in Germania.

Quali sono i sintomi che devono preoccupare dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca

La Società italiana per lo studio dell’emostasi e della trombosi, la Sistet, ha sottolineato che con i dati attualmente disponibili, i benefici della vaccinazione superano nettamente i potenziali rischi. Inoltre raccomanda la vaccinazione a tutti i soggetti, compresi i pazienti con una storia pregressa di complicanze trombotiche e i soggetti portatori di anomalie della coagulazione di tipo trombofilico.

La raccomandazione arriva anche perchè l’infezione al Covid in forma clinicamente significativa è associata ad un significativo aumento del rischio trombotico.

L’EMA, L’European Medicines Agency, ha dichiarato che alla data del 10 Marzo 2021, il sistema di vigilanza europeo degli eventi avversi, l’EudraVigilance, aveva registrato 30 casi di eventi trombotici in 5 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino AstraZeneca.

Un numero paragonabile al tasso di trombosi abitualmente registrato nella popolazione e che inoltre, al momento non è possibile stabilire se ci sia stato un nesso di causalità tra la vaccinazione e gli eventi trombotici, o se gli eventi siano avvenuti solo per una coincidenza.

In Danimarca, ieri l’Agenzia del Farmaco, ha inviato una lettera a tutti coloro che si sono sottoposti alla vaccinazione con AstraZeneca negli ultimi 14 giorni per segnalare i sintomi allarmanti di effetti collaterali. Nella comunicazione si invitano i pazienti a contattare il proprio medico di base in caso di sanguinamento della pelle o delle mucose, in caso di comparsa di lividi, eccetto che nel punto in cui è stata effettuata l’iniezione, o di piccole macchie rosse sulla pelle o di sanguinamento eccessivo.

L’Agenzia Danese ha però precisato che provare dolore o avere un arrossamento sul punto dell’iniezione, provare senso di affaticamento, mal di testa, dolori muscolari o articolari, brividi e febbre, può essere normale in quanto significa che il sistema immunitario sta reagendo al vaccino somministrato.

Può essere invece preoccupante avere un forte mal di testa o un forte mal di stomaco, il raffreddamento di una gamba, un dolore improvviso e inaspettato in parti del corpo, difficoltà respiratorie, paralisi di un lato del corpo. In generale si consiglia di consultare il proprio medico se i sintomi durano più di tre giorni dalla somministrazione del vaccino.

Entro quanti giorni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca si possono presentare i sintomi avversi?

Una reazione avversa al vaccino compare entro le 72 ore dalla somministrazione, e dunque chi è stato vaccinato da diversi giorni senza accusare sintomi non ha motivi di preoccuparsi.

Le reazioni di modesta entità come la febbre, il mal di testa o i dolori muscolari scompaiono in poco tempo. Se non spariscono entro pochi giorni, va contattato il medico.

Gli altri sintomi avversi a cui prestare attenzione sono la sensazione prolungata di mal di testa o la testa pesante, la comparsa di macchie rosse sottopelle e il sanguinamento che potrebbe far pensare a un calo di piastrine che è spesso associato a coaguli nel sangue.

Il Paul-Ehrilch-Institut di Berlino ha dichiarato nei giorni scorsi di aver notato “un accumulo impressionante di una forma speciale di trombosi venosa cerebrale molto rara, detta anche trombosi della vena del seno, in connessione con una carenza di piastrine del sangue e sanguinamento in prossimità temporale alle vaccinazioni con il vaccino AstraZeneca. Al momento sono stati riportati 7 casi di trombosi venose cerebrali su 1,6 milioni di vaccini somministrati in tutta la Germania.

Come deve comportarsi chi aveva la prenotazione per il vaccino AstraZeneca in Italia?

Il Professor Antonio Clavenna, farmacoepidemiologo dell’Istituto Mario Negri di Milano, spiega che chi ha già avuto la prima somministrazione del vaccino di AstraZeneca ed è in attesa della seconda dose non dovrebbe preoccuparsi, dichiarando: “è possibile che la vaccinazione venga poi ripresa, anche pensando che l’intervallo fra le due dosi è di tre mesi, quindi c’è tutto il tempo”.

Inotre, il Professor Clavenna rassicura coloro che sono preoccupati dopo aver ricevuto la prima somministrazione del vaccino AstraZeneca: “se non ha avuto problemi o sintomi gravi dopo la vaccinazione, non ha motivi particolari di preoccuparsi. Con sintomi particolarmente prolungati nel tempo, come ad esempio un mal di testa particolarmente forte da 3 o 4 giorni, è necessario contattare il proprio medico per valutare il da farsi, ma questo vale in generale non solo per chi si è vaccinato. In presenza di sintomi strani e prolungati nel tempo è sempre bene rivolgersi al proprio medico”.

Ma invece chi aveva la prenotazione per effettuare il vaccino di AstraZeneca?

Roberto Ieraci, referente scientifico della campagna vaccinale del Lazio, dichiara oggi a “Repubblica”: “Le somministrazioni sono bloccate fino a domani quando è atteso il pronunciamento dell’EMA. Gli appuntamenti verranno tutti riprogrammati e potrebbero portare a uno slittamento anche di quelli dei giorni successivi. La riprogrammazione dipende dalle regioni. I cittadini interessati dovrebbero aver ricevuto un messaggio in cui li si avverte dello stop. Verranno riconvocati con messaggio o via mail quando riprenderanno le vaccinazioni”.

Sempre Roberto Ieraci, sottolinea che non è possibile rifiutare il vaccino di AstraZeneca e chiedere di aver somministrato un altro farmaco: “Ogni cittadino può scegliere se aderire alla campagna vaccinale o meno. Ma chi si è prenotato può solo eventualmente disdire. Se conferma la prenotazione, non può scegliere quale vaccino aver fatto. Avrà somministrato quello previsto per la sua categoria e fascia d’età”.

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