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Publicato da: Giorgia il 13/04/21 13:12

COVID: Scopriamo le diverse varianti

Mentre continua in Italia la campagna di vaccinazione anti Covid per limitare la diffusione del virus, in tutto il mondo si diffondono nuove varianti di Covid.

La variante più diffusa in Italia è quella inglese con l’86,7% dei casi. Ma circolano anche le varianti brasiliana, sudafricana e nigeriana.

Sappiamo che quando un virus si replica o crea copie di se stesso, a volte cambia leggermente e questi cambiamenti sono chiamati “mutazioni”.

Un virus con una o più nuove mutazioni viene indicato come una “variante” del virus originale.

Attualmente sono state identificate in tutto il mondo centinaia di varianti del Covid.

I dati confermano che tutti i vaccini attualmente disponibili in Italia sono efficaci contro la variante inglese, mentre sono in corso studi per confermare l’efficacia dei vaccini sulle altre varianti.

VARIANTE INGLESE

Nota anche come B.1.1.7, la variante inglese ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti in circolazione, che si traduce in un maggior numero assoluto di infezioni.

Attualmente la variante inglese è stata identificata in 33 differenti Paesi.

Secondo i virologi, la mutazione rende il virus più contagioso dal 30% al 50% rispetto ad altre varianti in circolazione e potrebbe avere una mortalità superiore dal 30% al 70%.

VARIANTE NIGERIANA

Per la variante nigeriana, chiamata B.1.525, non ci sarebbero evidenze dirette di una maggiore trasmissibilità.

Inoltre non condivide lo stesso genere di mutazioni trovate in quella sudafricana.

A differenza delle varianti inglese, sudafricana e brasiliana, al momento la variante nigeriana non è considerata una variante “di preoccupazione” ma solo “di interesse”.

La presenza di mutazioni già note renderebbe infatti il suo comportamento “prevedibile”.

VARIANTE BRASILIANA

Gli studi hanno dimostrato che la variante brasiliana ha una potenziale maggiore trasmissibilità.

Non sono disponibili evidenze sulla gravità della malattia.

Ha modificazioni riscontrate soprattutto a livello della proteina Spike.

Si tratta della variante che ha subito il maggior numero di cambiamenti.

VARIANTE SUDAFRICANA

La variante sudafricana è anche nota anche come B.1.351.

Dai primi dati rilevati, la variante sudafricana sembra essere caratterizzata da un’ampia trasmissibilità, addirittura il 50% più trasmissibile rispetto alle varianti circolanti precedentemente in Sud Africa.

Al momento non è noto se provochi differenze nella gravità della malattia.

VARIANTE GIAPPONESE

Negli ultimi giorni una nuova variante del virus è stata segnalata in Giappone: denominata E484K.

Questa mutazione allarma le autorità nipponiche poiché risulterebbe capace di ridurre l’efficacia dei vaccini anti-Covid attualmente disponibili.

Inoltre, questa variante avrebbe caratteristiche assimilabili sia alla variante inglese sia a quella sudafricana.

Attualmente è stata segnalata in Austria, ma si starebbe diffondendo anche negli Stati Uniti.

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